Secondo il Ministero, il “contatto stretto” (esposizione ad alto rischio) di un caso probabile o confermato è definito come:
una persona chevive nella stessa casadi un caso Covid-19;
una persona che ha avuto uncontatto fisico direttocon un caso Covid-19 (come, ad esempio, una stretta di mano);
una persona che ha avuto uncontatto diretto non protettocon le secrezioni di un caso Covid-19 (ad esempio toccare a mani nude fazzoletti di carta usati);
una persona che ha avuto uncontatto diretto(faccia a faccia) con un casoCovid-19, a distanzaminore di 2 metri e per almeno 15 minuti;
una persona che si è trovata in unambiente chiuso(ad esempio un’aula, una sala riunioni o la sala d’attesa di un ospedale) con un caso Covid-19in assenza di Dispositivi di protezione individualiidonei;
unoperatore sanitarioo altra persona che fornisce assistenza diretta ad un caso Covid-19 oppurepersonale di laboratorioaddetto alla manipolazione di campioni di un caso Covid-19 senza l’impiego dei DPI raccomandati o mediante l’utilizzo di DPI non idonei;
una persona che ha viaggiato seduta intreno, aereo o qualsiasi altro mezzo di trasportoentro due posti in qualsiasi direzione rispetto a un caso Covid-19; sono contatti stretti anche i compagni di viaggio e il personale addetto alla sezione dell’aereo/treno dove il caso indice era seduto.
Il Ministero spiega inoltre che gli operatori sanitari, sulla base di valutazioni individuali del rischio, possono ritenere che alcune persone, a prescindere dalla durata e dal setting in cui è avvenuto il contatto, abbiano avuto un’esposizione ad alto rischio.
COSA FARE SE SI È UN CONTATTO STRETTO
Nel caso, quindi, si rientri in una di queste situazioni, bisognerà osservare un periodo di quarantena con sorveglianza attiva:
di10 giorni,ed effettuare un test antigenico o molecolareil decimo giorno dall’ultima esposizione al caso, oppure